Dio conclude con la Casa d’Israele e di Giuda la nuova alleanza e scrive sul cuore del popolo la legge che stabilisce il reciproco rapporto di amore col Lui. Consegue una conoscenza profonda di Dio da parte dell’uomo; il perdono dell’iniquità e l’oblìo del peccato del popolo, da parte di Dio. Alcuni Greci, pagani, vogliono vedere Gesù e chiedono la mediazione ad Andrea e Filippo (entrambi i loro nomi sono di origine greca). Segue la Sua diretta manifestazione: è Lui il chicco di grano che cade in terra, muore e porta frutto. La glorificazione che avverrà nel mistero della morte in croce nell’ora stabilita da Dio, è confermata da una voce celeste, simile ad un tuono che risuona: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». Dall’alto della croce, abbandonato completamente in Dio, Cristo attira tutto a sé: dalla sofferenza impara l’obbedienza ed è causa di salvezza per coloro che gli obbediscono. Servizio, sequela ed onore si susseguono e completano in un ritmo pasquale di preghiere e suppliche, grida e lagrime, morte e risurrezione. P. Angelo Sardone