«Quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo» (Rm 5,17). Nella presentazione e nell’analisi del rapporto Adamo-Cristo così come si realizza nella storia umana, proseguendo il suo pensiero S. Paolo sviluppa il rapporto e la contrapposizione tra la morte e la vita. Alla trasgressione colpevole di Adamo che ha generato una situazione di condanna con la morte eterna che si estende su tutti gli uomini, si contrappone Cristo con la sua obbedienza al Padre. Accanto a lui, coloro che hanno ricevuto grazia in abbondanza e regnano nella vita a causa di Gesù Cristo. Tra questi si segnala oggi lo spagnolo S. Antonio M. Claret (1807-1870), fondatore dei Figli del Cuore Immacolato di Maria (claretiani) diffusi in tutti i continenti. La sua vocazione missionaria è legata a Propaganda Fide ed all’esperienza pluriennale della predicazione delle missioni popolari tra la Catalogna e le Isole Canarie che gli permise di dare vita ad una Congregazione che ben presto annovererà centinaia di membri. Di questi nel corso della guerra civile spagnola del 1936-39 ne furono uccisi 271 a causa della fede. Nominato arcivescovo di Santiago di Cuba, si spese nel percorre la diocesi e nel dar vita a numerose iniziative che interessavano l’agricoltura, l’istituzione di una cassa di risparmio parrocchiale. Instancabile predicatore rientra in patria, partecipò al Concilio Vaticano I e morì in Francia. A questo santo ed ai suoi figli i Claretiani è legato il primo germe della mia vocazione religiosa e sacerdotale sin da bambino, avendo avuto la grazia di conoscere ed ammirarne diversi, appassionati di spiritualità, grandi predicatori, ottime guide spirituali, competenti testimoni di cultura e formazione alla vita consacrata. P. Angelo Sardone