La semina del mattino
89. «Benedite il Signore, voi tutti suoi Angeli, potenti esecutori dei suoi comandi» (Sal 103,20). La liturgia odierna in un’unica festa venera gli Arcangeli, una triade di potenza, sapienza e salute. Sono angeli eminenti evocati nella Scrittura, inviati da Dio sulla terra a compiere missioni straordinarie nella storia della salvezza. Sono al vertice sommo della gerarchia celeste, stanno al cospetto di Dio e cantano la sua gloria. Il loro nome “teoforico” che cioè ha in sé il nome di Dio (El, Eloim), è specificato dalla particolare missione loro affidata: Michele (chi è come Dio?), è il grande principe che vigila sui figli del popolo e li difende dalle insidie di Satana; Gabriele (forza di Dio) reca gli annunzi di Dio; Raffaele (medicina di Dio) guida Tobia nel viaggio e guarisce il padre Tobi. Accomunati nel progetto di amore di Dio continuano il loro compito nella storia dell’uomo difendendo chi a loro si affida nella lotta contro il male ed il peccato, guidando nell’ascolto della Parola del Signore e guarendo nel cammino di realizzazione della vita. La loro presenza nella Chiesa garantisce la difesa dal nemico infernale, la forza dell’evangelizzazione e la terapia di amore e misericordia che Dio usa coi suoi figli sulla terra. Beato chi porta il loro nome: gli è garantita una protezione speciale e la difesa per affrontare ogni cosa con maggiore fiducia e certezza di vincere il male, la salvaguardia dalle malattie spirituali e la disponibilità all’accoglienza del progetto vocazionale. La loro protezione guidi, difenda dal male, guarisca dal peccato, apra il cuore all’accoglienza del mistero di Dio e del suo amore eterno. P. Angelo Sardone