«Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato» (Is 58,11). Le condizioni morali e spirituali che il Signore detta attraverso i profeti, non sono fine a se stessi, ma hanno il riscontro nei benefici che da essi conseguono. La lunga lista dei “se” che fanno da premessa alle indicazioni divine, si evolvono e realizzano nelle risposte che il Signore offre. L’eliminazione dell’oppressione, la maldicenza, la generosità verso chi è nel bisogno fisico, spirituale e morale, l’adempimento della norma del riposo del sabato per dedicarsi a Dio ed ai fratelli, sono tutte cose compensate largamente dalla Provvidenza di Dio. Egli guida sempre chi gli si affida, sazia di pane e di ricchezza nei luoghi e nei tempi di aridità, rinvigorisce le ossa e le ginocchia vacillanti, rende floridi come un giardino irrigato dall’acqua corrente. Queste promesse non sono aleatorie, ma impegni solenni che il Creatore prende con le creature, a patto però che le stesse si impegnino a loro volta ad ascoltare e metterli in pratica. Bisogna essere attenti a queste indicazioni per non correre il rischio di udirle e non ascoltarle, di lasciarsi prendere dal desiderio di praticarle ma non eseguirle, di diventare vittime di entusiasmi passeggeri e leggeri a seguito di qualche forte emozione spirituale in luoghi o con persone particolari, e poi non mettere in pratica gli intendimenti. Il cammino della Quaresima è serio ed impegnativo. Non ci si può accontentare di slogan spirituali propagandistici ed immagini scontate che circolano sui social ai quali, forse, non si aggiunge altro se non emozione o irritazione da parte di chi li riceve. P. Angelo Sardone