«Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e dai quali non riceve che ingratitudini e disprezzo» (Gesù a S. Margherita Maria Alacoque). Oggi si celebra la Solennità del Sacro Cuore di Gesù e la Giornata mondiale per la santificazione dei sacerdoti.La devozione al Sacro Cuore, già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690) alla quale più volte apparve Gesù. In un’apparizione, lamentando l’ingratitudine degli uomini e la noncuranza agli sforzi per far loro del bene, Gesù chiese la pratica della Comunione riparatrice ogni primo venerdì per nove mesi di seguito e che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini fosse dedicato a una festa particolare per onorare il suo Cuore e riparare le offese ricevute. Nell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento sorsero nella Chiesa numerose Congregazioni religiose, maschili e femminili, intitolate al Cuore di Gesù, per lo sviluppo delle opere di carità e la promozione della consacrazione e riparazione delle offese, soprattutto con l’adorazione e la santa Comunione. La devozione al Cuore di Gesù era per S. Annibale M. Di Francia la tenerezza del cuore, il tutto della vita e si armonizzava con il carisma del Rogate. La preghiera per le vocazioni è, infatti, viva ed ardente espressione del Cuore compassionevole di Cristo. Egli definiva «pene intime» le sofferenze del Cuore di Gesù per la scarsità numerica e qualitativa degli operai del vangelo, in particolare i sacerdoti e le anime consacrate. Tra il 1913 ed il 1914 proclamò il Cuore Eucaristico di Gesù, «Superiore assoluto, immediato ed effettivo» delle Congregazioni dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo. Per questo all’ingresso delle nostre Case religiose si trova una immagine del Cuore di Gesù con l’iscrizione «Io sono il Padrone di questa casa e di coloro che l’abitano e mi amano». Buona Solennità del S. Cuore con una particolare preghiera per noi sacerdoti, perché possiamo sempre agire per la massima consolazione del suo Cuore e praticare un cammino autentico di santificazione e di servizio e testimonianza per la Chiesa intera. P. Angelo Sardone