pe lo chiamò Gesù» (Mt 1,25).
L’evento storico-salvifico della redenzione dell’uomo dal peccato, preannunziato già nel paradiso terrestre, comincia a realizzarsi col mistero dell’Incarnazione di Gesù nel grembo di Maria e con la sua nascita a Betlemme. Nella pienezza del tempo, secondo un prestabilito progetto di Dio, il Figlio assume la carne mortale da una donna scelta sin dall’eternità, costituita nella sua singolare bellezza di anima e di corpo; è giuridicamente garantito dalla discendenza davidica per mezzo di Giuseppe, suo padre putativo. La grandezza del mistero di amore nascosto nei secoli si manifesta storicamente al tempo di Cesare Augusto a Betlemme, a poca distanza da Gerusalemme, la città di Dio, in occasione di un censimento. Giuseppe e Maria sono l’anello umano per il compimento del piano salvifico, assoggettati entrambi alla volontà di Dio mediante la loro libera adesione, non senza difficoltà, e compartecipi del mistero del Bambino nato per la salvezza del mondo. La grotta di Betlemme è il luogo dell’evento, determinato dal rifiuto di alloggio nel villaggio, caratterizzato dall’estrema povertà ed illuminata dalla luce sfolgorante di gloria, dal canto degli Angeli, dalla visita dei pastori. Si manifesta così la bontà di Dio e il suo amore immenso per gli uomini, frutto esclusivo della sua misericordia, e sorgente di vita e di Spirito Santo, effuso in abbondanza per la gioia comune. Buon Natale. Auguri di una nuova nascita in Cristo. P. Angelo Sardone