«Ai Rogazionisti e alle Suore Figlie del Divino Zelo lasciò il compito di adoperarsi con tutte le forze perché la preghiera per le vocazioni fosse incessante e universale». Queste mirabili espressioni sono parte integrante dell’omelia pronunciata da S. Giovanni Paolo II domenica 16 maggio 2004 nella Messa di canonizzazione di S. Annibale Maria Di Francia. Si compiva così il desiderio di tanti cuori ed il lungo itinerario canonico processuale durato quasi sessant’anni, da quando il 1945 era stata avviata a Messina l’inchiesta diocesana culminata il 7 ottobre 1990 con la beatificazione. Il traguardo del riconoscimento della sua santità, poneva un tassello determinante nella vita della Chiesa per la conoscenza e lo sviluppo del carisma della preghiera ed azione per le vocazioni, chiodo fisso della vita e dell’opera del canonico messinese che per esso non si era sottratto a fatiche e lavoro estenuante con uno zelo sovrumano. Tutta la sua esistenza, infatti, era stata impostata sulla pericope evangelica della compassione di Gesù verso le folle stanche e sfinite come pecore senza pastore, la constatazione dell’abbondanza della messe e l’obbedienza al divino comando: «Pregate dunque il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe» (Mt 9, 36-38). Tutto questo, a partire dal Quartiere Avignone di Messina tra i poveri e gli orfani per i quali si fece vero padre. Il coinvolgimento di Papi, Cardinali, Vescovi, Sacerdoti e fedeli nella Sacra Alleanza e nell’Unione di preghiera per le vocazioni, una vera e propria “crociata”, perché la preghiera per le vocazioni fosse costante e divenisse universale, raggiunse l’apice quando S. Paolo VI nell’anno 1964 istituì la Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. A noi figli e figlie di S. Annibale, religiosi e laici, spetta il compito e la grave responsabilità di pregare per le vocazioni, diffondere questo spirito di preghiera perché diventi universale, essere operai compassionevoli nella cura dei fanciulli e dei giovani e nell’evangelizzazione e soccorso ai poveri. Si realizza così l’anelito del Cuore di Gesù ed il carisma di S. Annibale, insigne apostolo della preghiera per le vocazioni. P. Angelo Sardone