La semina del mattino.
- «Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza!» (Ger 3,15).
È una rassicurazione ed una promessa di Dio, congiunta al ritorno del suo popolo a Lui, mettendo da parte un cuore caparbio e malvagio. Senza pastore il gregge si disperde: manca chi lo raduna, chi lo guida, chi si prende cura. Il ministero di pascere il gregge di Dio per volere di Cristo «Pastore grande delle pecore», è stato affidato agli apostoli e ai loro successori. La Chiesa rende viva ed operante la sua missione di evangelizzare, celebrare i sacramenti, in particolare l’Eucaristia, sacrificio del corpo di Cristo dato e del suo sangue versato per la vita del mondo, attraverso i sacerdoti. I problemi della vita, del ministero e della loro formazione sono attuali, soprattutto per la perdurante crisi di vocazioni legata al numero insufficiente e, talora, alla qualità della vita spirituale ed alle necessità pastorali. La presenza nella vita della comunità, il loro ruolo di padre, una maggiore dedizione come guide nello Spirito, sono motivi di richiesta continua ed anche di preoccupazione tra i fedeli. La configurazione a Cristo conferisce al sacerdote un «potere spirituale», cioè la partecipazione all’autorità stessa di Cristo che, mediante il suo Spirito, guida la Chiesa con la scienza e l’intelligenza. Scienza richiama la conoscenza, il sapere a partire da fondamenta certe. Ad essa è connessa l’intelligenza, il leggere dentro, che consente di acquisire saggezza e sapienza per donare e donarsi. Tali pastori li manda il Signore. Dobbiamo chiederli e meritarli. P. Angelo Sardone