La semina del mattino
145. «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome. Non andate dietro a loro!» (Lc 21,8). L’inganno tante volte è alla porta e non ci si accorge. In una società ed in una situazione umana e spirituale di diffuso relativismo, leggerezza, superficialità emotiva e comportamentale, devozionismo sentimentale anche verso le realtà più sacre, prende piede un formalismo religioso e pietistico senza radici profonde ed adeguata e seria formazione. L’inganno la fa da padrona sotto mentite spoglie.La ricerca di santoni e santone di turno, di luoghi e sensazioni spirituali, di strilloni accomodanti, diviene quasi una terapia all’inconcludenza di una vita versata in un calderone di facili emozioni, gravi responsabilità anche morali, inconsistenza e fragilità umana e psicologica. Tanti si improvvisano portaparola di Gesù, camuffando il desiderio del guadagno e del prestigio, con una pretesa attenzione verso le sofferenze psichiche e spirituali. Per non parlare di chi apertamente in forza di un tradizionalismo ecclesiale e rigorismo spirituale, si oppone al Magistero del Papa e della Chiesa. L’avvertimento di Gesù è perentorio: non andate dietro a loro! Cataclismi e pandemie sono certo campanelli d’allarme; richiedono costanza nella fede, serietà di intenti nella risposta d’amore, obbedienza. Sono cose che devono necessariamente avvenire, ma non è la fine. Occorre molta attenzione per evitare di contemplare e piangere la vita, macerie l’una sull’altra. P. Angelo Sardone