«Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra» (Gl 2,15). Oggi comincia la Quaresima n tempo particolare di penitenza. Il termine è la traduzione italiana del latino «quadraginta», cioè quaranta giorni, il periodo di tempo che va dal mercoledì delle ceneri fino al giovedì santo. L’inizio di questi giorni è specificato dal simbolo delle Ceneri, un rito austero che contraddistingue la Liturgia odierna. Il gesto giunge dall’antica ritualità con la quale coloro che si erano convertiti ed i peccatori, si sottoponevano alla penitenza canonica e si coprivano di cenere. La Chiesa ha conservato questo rito nella sua Liturgia perché, aldilà del segno esteriore che manifesta fragilità, mortalità e finitezza, esprime un atteggiamento interiore del cuore penitente che si incammina più docilmente alla grazia verso la Pasqua del Signore. L’animo si orienta verso ciò che conta davvero ed in un itinerario di penitenza e di opere buone, realizza il forte richiamo alla conversione. Le ceneri che si ricavano dalla combustione dei rami di ulivo adoperati l’anno prima nella celebrazione delle Palme, sono imposte sul capo e richiamano anche coi termini liturgici usati, la caducità della vita: «ricordati che sei polvere e polvere tornerai»! La sacra riunione, proprio come delineato dalla scrittura profetica di Gioele, sulla scorta delle indicazioni di Gesù, raccomanda la preghiera, il digiuno e le opere di carità perché si possa realizzare una sincera revisione della vita alla luce degli insegnamenti del Vangelo ed una vera e duratura conversione. Oggi è giornata di astinenza e digiuno. Buon cammino di Quaresima. P. Angelo Sardone