«Era necessario che si costruisse la casa, prima che il Re scendesse ad abitarla» (S. Pier Damiani). Oggi la Chiesa celebra la festa della Natività di Maria. Già introdotta nel secolo VII da papa Sergio I, essa è legata alla natività di Gesù e costituisce come una sua preparazione. Nei testi biblici non c’è traccia alcuna di questo avvenimento. Ne parla solo uno scritto del II secolo, il cosiddetto Protovangelo di Giacomo, un apocrifo che non rientra tra i libri ispirati. Esso afferma che Maria nacque a Gerusalemme da Gioacchino ed Anna. In lei si concentra l’attenzione di Dio con il suo disegno di amore verso l’umanità, e si traduce in grembo e culla e casa per la nascita del Verbo incarnato. I Padri della Chiesa hanno scritto e parlato di questo avvenimento. Nella Tradizione popolare è diventata la Festa della Madonna Bambina ed è operante nella Chiesa una Congregazione di Suore dette di Maria Bambina. S. Annibale Maria Di Francia andava pazzo per Maria Bambina che amabilmente chiamava la “Bambinella”: era la poesia del suo cuore. Una delle foto classiche lo ritrae con Lei tra le braccia. In tutte le Case Rogazioniste per suo volere viene custodita, venerata ed esposta una statuetta di Maria Bambina nella culla e la festa è preparata con particolare devozione con la recita dello Stellario e la veglia. La Madonna volle premiare questa fede semplice e questo suo trasporto devoto apparendogli il 31 maggio 1927 nella stanzetta della Guardia, la località messinese nella quale il dì successivo il santo canonico morì. Tutt’oggi essa è meta di pellegrini e devoti che venerano la Madonna e contemplano sulle mura la bella immagine che ritrae la sua apparizione. P. Angelo Sardone