Sintesi liturgica
IVª Domenica di Pasqua, Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Paolo e Barnaba, missionari ad Antiòchia in Pisìdia, affermano con franchezza che la Parola deve essere annunziata prima di tutto ai Giudei. Di fronte al loro diniego si rivolgono ai pagani che invece l’accolgono con gioia. Perciò invitano i nuovi cristiani a perseverare nella grazia. Le pecore che appartengono a Cristo ascoltano la sua voce e lo seguono perché lo conoscono. Non andranno mai perdute né strappate dalle sue mani perchè da Lui ricevono la vita eterna. Una moltitudine immensa di ogni nazione, tribù, popolo, lingua e in vesti candide è ritta davanti al trono di Dio e manifesta il benessere escatologico: niente sete, né fame, né arsura, né lagrime perché vanno dietro il Pastore che è anche l’Agnello. La preghiera per le vocazioni, purtroppo ancora non molto conosciuta, apprezzata e praticata, deve essere propagata con più vigore, seria convinzione e matura perseveranza perché siano davvero numerosi e santi gli operai della messe che con fiducia si chiedono al Signore! P. Angelo Sardone