«Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne» (Ez 36,24). Il ritornello profetico spesso proclamato e cantato nella Liturgia, è l’annunzio più evidente dell’amore eterno di Dio. Esso si discosta da una legge fatta di prescrizioni e doveri ed instaura un parametro nuovo della sua ragione di essere e del suo effetto: il cuore. La legge di Dio stampata nel cuore di ciascuno permette di rispondere ogni giorno al richiamo della verità insito nella coscienza, attraverso la forza e l’essenza dello Spirito, la terza persona della SS.ma Trinità. L’agire di Dio è in ragione del suo amore spontaneo, libero, efficace che si esprime nella santità che è il dono proprio dello Spirito. La novità ed il progresso nel cammino di fede del popolo di Israele e del nuovo popolo di Dio si stabilisce a partire da questo dato evidenziato secoli prima della venuta di Cristo e del dono travolgente della Pentecoste. La trasformazione operata dalla forza vivificante dello Spirito si riferisce al cuore, alla mente, alla vita. La purificazione con l’acqua del Battesimo, implica il lasciarsi prendere dagli ambienti nei quali si vive, dispersi nelle molteplici attività frastornanti e talora anche devianti per intraprendere un cammino nuovo, illuminato dalla Grazia ed accompagnato dalla cura ed attenzione spirituale di eletti ministri, santi e santificatori. Questo chiede la Parola di Dio. Questo chiede il buonsenso. Questo chiede il popolo di Dio che è stanco di compromessi e sceneggiate che appagano per un momento ed alimentano poi il vuoto che rimane sempre più profondo. P. Angelo Sardone