281. «Questo Gesù è la pietra, scartata da voi costruttori, diventata la pietra d’angolo» (At 4,11). Il mistero della morte e risurrezione di Cristo adempie le scritture profetiche ed è la parola conclusiva di Dio per l’adempimento del suo progetto d’amore realizzato in Gesù, suo Figlio. Questa verità ha trafitto il buio della storia con una luce straordinaria che ha messo in vista anche per chi non vuol vedere, la potenza del Creatore e l’efficacia del Redentore. Dinanzi alla forza misteriosa dell’azione che ha sconvolto il mondo determinando la sconfitta del peccato e della morte, insorge la burocrazia giuridica degli Ebrei di ieri e dei benpensanti di oggi che ancora continuano ad opporre resistenza allo Spirito in nome della loro superbia e della nevrosi ossessiva di falsa e caduca onnipotenza. Il nome e la potenza di Gesù crocifisso e risuscitato da Dio operano, nella fede, le guarigioni più straordinarie e sensazionali. Il potere taumaturgico non sta nelle parole adoperate dall’Apostolo Pietro, suo malgrado intermediario del miracolo della guarigione dello storpio, ma ha origine direttamente da Dio che supera la beffa della condanna ingiusta inflitta dai capi. Gesù risorto viene identificato in quanto Davide aveva cantato nel salmo 117, rispondendo perfettamente alla descrizione: pietra angolare scartata, ma indispensabile per sostenere lo sforzo maggiore di tenere su la costruzione, posta da Dio a fondamento della nuova costruzione che continuerà a darGli gloria e diffondere la fede vera: la Chiesa. Questa è la novità del messaggio cristiano di ieri e di oggi: la salvezza è presente ed operante in Gesù, sempre! P. Angelo Sardone