“Rogate ergo Dominum messis” “pregate il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe”: questo tratto evangelico fu il suo programma di vita, la sua passione, la sua fissazione. Per esso mosse cielo e terra, vi si dedicò. Alla incessante preghiera per le vocazioni unì un altrettanto appassionato amore per i piccoli ed i poveri che accolse, curò, evangelizzò, vedendo in essi il volto stesso di Cristo. Nell’amore a Gesù e Maria concentrò il suo impegno personale di santificazione. Affidò alla provvidenza divina ed all’intercessione di S. Antonio di Padova il benessere materiale e lo sviluppo delle sue opere dette “antoniane”. Fu esempio di virtù e via di santità per coloro che lo avvicinavano. Rimane oggi testimone fedele per la famiglia di religiosi e laici che a lui si ispirano seguendolo nel cammino di perfezione evangelica e di apostolato rogazionista. P. Angelo Sardone.