Mercoledì delle Ceneri. Il Signore misericordioso e pietoso si muove a compassione di tutti: a Lui si torna con digiuni, pianti e lamenti. Anche i sacerdoti piangono per i propri e gli altrui peccati chiedendone perdono al Signore. Come ambasciatori e collaboratori di Dio noi esortiamo alla riconciliazione in questo momento favorevole e per il giorno della salvezza. Gesù insegna che l’elemosina, la preghiera e il digiuno sono mezzi indispensabili per ottenere il perdono e la salvezza. Praticarli in maniera discreta, nell’intimità del cuore e con azioni sobrie, al contrario degli ipocriti che amano le piazze, la lode della gente e assumono un’aria melanconica per il digiuno, attira lo sguardo penetrante di Dio che vede nel segreto della coscienza e ricompensa. Il rito austero della benedizione ed imposizione delle ceneri sul capo, apre il tempo della Quaresima e ricorda a ciascuno la finitezza della vita, riporta all’essenzialità e alla necessità di una continua conversione. Si comincia dalla testa per finire con la lavanda dei piedi. Buona Quaresima. P. Angelo Sardone.