Natale del Signore. È arrivato il Salvatore preceduto dal premio e dalla ricompensa per la città, ossia per l’umanità, non abbandonata e ricercata. È apparsa la bontà di Dio che rigenera con l’acqua salutare della nostra nuova nascita nello Spirito. I pastori vanno senza indugio a Betlemme per vedere l’avvenimento fatto loro conoscere: il Bambino adagiato nel presepio, ovvero nella mangiatoia. Le sentinelle dai piedi belli irrompono in canti di gioia: è giunta la salvezza! Dopo aver parlato nei tempi antichi per mezzo dei profeti, Dio ora parla attraverso il suo Figlio, il primogenito introdotto nel mondo. La “Parola che si è fatta carne” è venuta ad abitare in mezzo a noi, dona grazia e verità e rivela pienamente il Padre. I due poli si incontrano: “l’eterno riserbo è venuto al di qua del confine ed ora è presso di noi, con noi” (Romano Guardini). Anche noi siamo rigenerati come figli. Lo stupore dei pastori e la gioia degli Angeli sono le coordinate del nuovo popolo di Dio per credere nell’incredibile ed accogliere l’inaudito mistero. Buon Natale. P. Angelo Sardone