«Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace» (Nm 6,22-27). Il nuovo anno si apre con una solenne benedizione che Dio, attraverso il popolo di Israele, riserva per l’intera umanità. In essa si condensano gli elementi imperituri del rapporto di amore del Creatore con tutte le creature: presenza, custodia, grazia e pace. Non sono gli astri a determinare la bontà o meno della vita e degli avvenimenti, non sono le profezie “profane” ad indicare ciò che deve succedere, né tanto meno coloro che ogni mese pronosticano cosa capiterà. E’ tutta stoppia che il fuoco consuma (Is 47,14). Al clima festoso del Capo d’anno ed allo scambio di auguri, diamo il senso cristiano che esalta la signoria di Cristo al quale appartengono i giorni, i secoli, il tempo. Il 1° gennaio, Ottava del Natale, si celebra la solennità della beata Vergine Maria, Madre di Dio che si inquadra nell’evento salvifico del dono dell’Autore della vita, il principe della pace. Per volontà di S. Paolo VI sin dal 1967 si celebra anche la Giornata Mondiale della pace, profonda aspirazione di tutti, con un particolare augurio che ha radici bibliche e cristologiche, che si oppone a qualsiasi forma di guerra e propone oltre la preghiera, l’educazione alla pace e combattere tutte quelle realtà che la minacciano. Al «Te Deum», il canto di ringraziamento per eccellenza deve far seguito il «Veni Creator» perché sia proprio lo Spirito a dirigere la storia, ad orientare le menti ed i cuori dei governanti verso l’unico vero bene, Cristo ieri, oggi e sempre (Eb 13,7). Buon anno, Auguri di grazia e serenità per tutto l’anno insieme con Gesù Re di pace e Maria Madre di Dio e Madre nostra per compiere il pellegrinaggio della vita verso l’eternità. P. Angelo Sardone