Il reliquiario di S. Annibale a Corato (Ba)

Dal 4 al 10 febbraio il reliquiario di S. Annibale sosterrà nella chiesa parrocchiale di S. Maria Greca a Corato (Ba). L’iniziativa è stata concordata da P. Angelo Sardone col parroco don Sergio Pellegrini, devoto di S. Annibale ed assistente spirituale dell’associazione “Piccoli Figli della Divina Volontà” della serva di Dio Luisa Piccarreta, una mistica coratina che dal 1910 al 1927 ebbe S. Annibale come consigliere spirituale e censore dei suoi scritti. E’ stato predisposto un corposo programma che coinvolgerà tutte le categorie parrocchiali.

SS.mo Nome di Gesù: novena e Grande Supplica

La devozione al Nome SS.mo di Gesù è tra le primarie nella Storia e Spiritualità Rogazionista, di una importanza tale che, secondo il pensiero del santo Fondatore non deve mai scemare. Si tratta della centralità della persona di Cristo nella vita dell’Opera e dei suoi componenti. Il Nome di Gesù, scriveva S. Annibale «non vuol dire le quattro lettere che lo compongono, ma vuol dire Gesù Cristo Incarnato che nasce, cresce, muore e risorge per la salute del mondo. Vuol dire G. C. nella sua divina persona, nella sua celeste dottrina, nelle opere mirabilissime del suo amore. Vuol dire G. C. che siede alla destra del Padre in cielo e in terra dimora sempre in seno alla sua Chiesa nel SS.mo Sacramento dell’altare nel quale si fa ostia continua di propiziazione e cibo sovrasostanziale e quotidiano di ogni anima. Questo è il Nome di Gesù. Pronunziare Gesù vuol dire richiamare al pensiero tutti i misteri del suo amore, della sua sapienza, della carità del suo dolcissimo amore». (Annibale Maria Di Francia, Scritti, 52, p. 161).
La devozione consiste prima di tutto nella Novena che ha un forte senso di riparazione: la sconfitta del maligno avviene attraverso la preghiera e l’adorazione eucaristica, primo atteggiamento dell’uomo nei confronti del Nome di Gesù: “ogni ginocchio si pieghi sulla terra, nei cieli e sottoterra ed ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore (Fil 2, 10-11). Pregando nel Nome di Gesù, «ci uniamo alle preghiere stesse di Nostro Signore quando pregava nel tempo della sua vita mortale con preghiere perfettissime che il suo Eterno genitore non poteva in alcun modo rigettare; e tutt’ora chiuso nei santi tabernacoli, riproduce tutte le sue divine preghiere all’Eterno Padre e a queste noi ci uniamo quando preghiamo nel nome di Gesù» (Di Francia, Scritti, 3, p. 80). Segue poi la Grande Supplica all’Eterno Divin Genitore nel Nome di Gesù, fondata sulle parole stesse di Cristo: «In verità, in verità vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, Egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete ed otterrete, perché la vostra gioia sia piena» (Gv 16, 23-24). La Supplica si presenta al Signore il 31 gennaio. 

Battesimo di Gesù al fiume Giordano

Battesimo di Gesù

Il Signore invita ad andare all’acqua, ad accorrere e cercarLo mentre si fa trovare, a prendere gratuitamente, ad abbandonare la vita empia ed i pensieri iniqui, per trovare misericordia. La Parola di Dio è efficace ed operativa quanto la pioggia del cielo e la neve. Spirito, acqua e sangue, concordemente offrono la superiore testimonianza di Dio riguardo al suo Figlio Gesù che ci rinnova mediante un lavacro di rigenerazione e di vita. Il Battesimo di Gesù al fiume Giordano, amministrato da Giovanni con l’acqua, evoca la nuova nostra nascita che avviene nello Spirito Santo e si completa nel sangue, cioè nel mistero della morte di Cristo. La teofania battesimale con i cieli squarciati e lo Spirito sotto forma di colomba, evidenzia l’investitura messianica: “Tu sei mio figlio, il mio amato!” Col Battesimo siamo diventati figli di Dio nel Figlio suo Gesù.
P. Angelo Sardone.

Per la Notte di Natale

Secondo le indicazioni di S. Annibale M. Di Francia che abbiamo accolto e messo in pratica nel corso della Novena, in questa Notte di Natale facciamo al Bambino Gesù una triplice offerta:

  1. Le preparazioni fatte nella novena, contenenti tutto ciò che nella grotta di Betlemme poteva confortare le pene di Gesù Bambino.
  2. I nostri cuori (facendo tanti cuori di carta quanti sono i componenti della nostra famiglia, e scrivendovi sopra affetti, ringraziamenti, propositi, richieste di grazie, preghiere), affinché il Bambinello li metta dentro il suo dolcissimo Cuore e li ferisca di amore per Lui. Li deponiamo poi nel presepe o in un cestino sotto l’albero. A conclusione delle feste natalizie li bruceremo davanti al Bambino Gesù: il fumo accompagnerà in cielo ogni nostro desiderio e preghiera.
  3. Una tovaglia nuova per la mensa del pranzo di Natale, implorando dal Bambino Gesù che renda il nostro cuore puro e candido come quella stoffa, limpido e pulito da ogni macchia, perché possa trovare nei nostri cuori il profumo delle sue virtù e la sua abitazione. Grazie per aver fatto insieme questo percorso e tanti auguri. Buon Natale. P. Angelo Sardone.

Oggi prepariamo: il NUTRIMENTO a MARIA e a GIUSEPPE.

Esso sarà il vero Pane degli Angeli di cui la manna nel deserto non era che una figura; sarà la Comunione Eucaristica o le opere buone che abbiamo fatto in questi nove giorni.

* Il nutrimento si prepara recitando nove Ave Maria e Gloria al Padre per i nove mesi di Gesù nel seno purissimo di sua Madre Maria.

* Santo protettore: Gli Angeli Custodi di Maria e Giuseppe

* Giaculatoria: Se amare Te è patire, io voglio patire per amarTi!

Novena di Natale. Ottavo giorno.

A Gesù Bambino oggi prepariamo il CANTO che deve essere armonioso come un cantico nuovo, ed imitare la voce della tortora, quello della colomba, e il canto degli Angeli che intonarono il Gloria sulla Grotta.

* Il canto si prepara facendo in chiesa una visita al SS.mo Sacramento.

* Santo protettore: S. Antonio di Padova.

* Giaculatoria: Senza il tuo amore, Gesù diletto, non voglio più vivere!

Novena di Natale. Settimo giorno.

A Gesù Bambino oggi prepariamo il SUONO che deve essere semplice ed armonioso, per piacere al Dio della semplicità e dell’amore. Si farà con zufoli e flauti di canna che sarà presa da quel canneto donde gli sarà dato poi uno scettro d’amore.

* Il suono si prepara facendo una lettura o una meditazione sul Giudizio finale e recitando le Litanie del Nome SS.mo di Gesù.

* Santo protettore: I Santi Innocenti.

* Giaculatoria: O Bambinello dolcissimo, dammi il tuo cuore e prenditi il mio!

Novena di Natale. Sesto giorno.

A Gesù Bambino oggi prepariamo il FUOCO e il LUME. Il primo sarà preparato con carboni formati dallo stesso legno della culla, il secondo sarà alimentato con l’olio degli ulivi del Getsemani. L’uno e l’altro saranno accesi con viva pietra focaia bene percossa.
* Il lume e il fuoco si preparano facendo una mortificazione nel mangiare ed una nel bere e recitando un’Ave Maria per ottenere l’umiltà.
* Santo protettore: Gli Angeli che cantarono il Gloria.
* Giaculatoria: O mio Gesù, che sorte se potessi dare la mia vita per Te!

Fuoco

Novena di Natale. Quinto giorno.

Novena di Natale. QUINTO GIORNO. A Gesù Bambino oggi prepariamo le FASCE che serviranno per stringere dolcemente l’amante Dio, nato Bambino. Saranno formate di finissimo lino bene battuto e lavorato.

* Le fasce si preparano esercitandosi nella virtù della pazienza in tutti gli incontri della giornata e recitando una Salve Regina per tutti i sofferenti.

* Santo protettore: I Santi Magi

* Giaculatoria: Gesù Bambino Tu sei il nostro Dio, il nostro Signore, il nostro Re!

Novena di Natale. Quarto giorno.

Novena di Natale. QUARTO GIORNO.
A Gesù Bambino oggi prepariamo la COLTRINA che deve essere abbastanza calda e formata di piume di colombe.
* La coltrina si prepara recitando le Aspirazioni a Gesù Sacramentato (Anima di Cristo santificami…)
* Santo protettore: I Santi Pastori
* Giaculatoria: O Maria madre mia, fammi amare Gesù con Te!