Sulla strada: la conversione, prima vocazione

Come programmato, accompagnati da una pioggia battente per tutta la giornata, si è tenuto regolarmente come programmato domenica 28 febbraio a Torrenova (Messina) nella parrocchia dell’Addolorata l’incontro di formazione per i membri dell’UPV della Sicilia Orientale con la partecipazione di oltre una cinquantina di persone provenienti da Galati Mamertino e Torrenova, comprese anche tre suore Figlie del Divino Zelo di Messina. P. Angelo ha svolto il tema “Sulla strada: la conversione, prima vocazione”, cui è seguita l’adorazione eucaristica vocazionale ed il confronto di gruppo. La S. Messa celebrata nella chiesa di S. Pietro con la partecipazione anche del parroco P. Maurizio Provenzale, ha chiuso l’intensa e bella giornata.

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Incontro congiunto dei gruppi di UPV Sicilia Orientale

Domenica 25 febbraio nei locali della parrocchia SS. Addolorata a Torrenova (Me), come da programma annuale, si tiene il terzo Incontro formativo congiunto per i gruppi di Unione di Preghiera per le Vocazioni della Sicilia Orientale. Il tema per la riflessione e la preghiera è “Sulla strada: la conversione, prima vocazione“. Si prevede la partecipazione dei gruppo provenienti da Galati Mamertino, S. Stefano di Camastra, Reitano e da Torrenova.

Trani: ritiro parrocchiale alla Madonna di Fatima

La Parrocchia Madonna di Fatima dei Rogazionisti di Trani, guidata da P. Carlo Diaferia, ha vissuto la prima domenica di Quaresima all’insegna di una giornata di spiritualità e di ritiro comunitario, affidata a P. Angelo Sardone sul tema: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,1-11). L’esperienza è stata caratterizzata da una buona partecipazione di fedeli, adulti e giovani e si è strutturata a partire dalla celebrazione liturgica delle Lodi Mattutine cui è seguito l’insegnamento. Il pranzo comunitario è stato consumato insieme con la comunità religiosa della Casa. Nel pomeriggio è seguito il confronto in gruppi e l’assemblea comunitaria. La celebrazione eucaristica serale nella parrocchia-santuario ha concluso l’intensa giornata.

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S. Annibale e Luisa Piccarreta si rincontrano

Una grande emozione, corredata da una nutrita partecipazione di popolo a tutte le iniziative programmate, ha corredato da domenica 4 a domenica 11 febbraio 2018, la Peregrinatio del reliquiario di S. Annibale nella parrocchia S. Maria Greca a Corato (Bari), guidata da don Sergio Pellegrini e don Marco Cannavò. Precedentemente era stato predisposto e proposto da P. Angelo Sardone un programma dettagliato per coinvolgere tutte le categorie parrocchiali in un evento che sapeva di amarcord, e cioè l’incontro che si rinnovava a distanza di tempo tra il santo messinese e la mistica coratina la serva di Dio Luisa Piccarreta, della quale S. Annibale era stato confessore straordinario e censore dei suoi scritti sulla Divina Volontà. I resti mortali della Piccarreta dal 1963 si trovano appunto nella chiesa di S. Maria Greca, nei pressi delle case nelle quali essa è vissuta ed è morta il 4 marzo 1947. Il reliquiario condotto da P. Angelo Sardone è giunto nella serata di sabato 3 febbraio presso la Casa del Divin Volere, ossia l’Istituto Antoniano Femminile delle Suore Figlie del Divino Zelo, voluto da S. Annibale ed inaugurato il 7 ottobre 1928. E’ stato accolto dai fedeli e visitato  da un gruppo di adolescenti di catechesi condotti dalla dr.ssa Antonella dalla parrocchia dell’Incoronata, giunti per visitare la stanza dei ricordi di Luisa Piccarreta. A loro P. Angelo ha presentato P. Annibale e narrato l’amicizia del santo canonico con la mistica della divina volontà. L’indomani mattina, domenica, il reliquiario è stato accolto solennemente presso la casa-museo di Luisa a via L. Piccarreta 25 e condotto nella chiesa parrocchiale per l’avvio delle iniziative programmate. Ha partecipato anche P. Fabrizio Andriani, un rogazionista residente nella Casa di Trani, che ha animato insieme con Rossella Digioia l’incontro con i ragazzi di scuola elementare. Nel corso della settimana tutte le attività si sono svolte secondo il programma, dai momenti mattutini con la preghiera delle Lodi e l’adorazione eucaristica con le confessioni, a quelli pomeridiani con l’ossequio con preghiere e canti a S. Annibale e la celebrazione eucaristica con la presentazione di diversi temi di spiritualità legati al santo canonico messinese e le altre attività di formazione. P. Sabino Maldera, nativo di Corato e Superiore del Villaggio del fanciullo S. Nicola a Bari, ha presieduto l’Eucaristia martedì 6 febbraio. Molto significativa è stata l’adorazione eucaristica di giovedì 8. Il tutto è stato finalizzato anche alla diffusione della conoscenza della preghiera per le vocazioni e l’Istituzione dell’Unione di preghiera UPV. Un apposito rito di iniziazione al cammino di formazione e di spiritualità rogazionista è stato realizzato sabato 10 febbraio. A conclusione della intensa settimana di forte spiritualità, sottolineata più volte da don Sergio come giorni di grazia, è stata consegnata alla Comunità Parrocchiale una bella immagine di S. Annibale che sarà posizionata in chiesa a ricordo e testimonianza della grande amicizia spirituale tra il santo messinese e la mistica coratina. Dell’avvenimento ne hanno parlato diffusamente con testi ed immagini alcuni mezzi di comunicazione sociale di Corato, Lo Stradone (http://www.lostradone.it/santannibale-e-luisa-piccarreta-si-rincontrano-foto/santannibale-di-francia) e Corato viva (https://www.coratoviva.it/notizie/sant-annibale-di-francia-ritrova-luisa-piccarreta).

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Il reliquiario di S. Annibale a Corato (Ba)

Dal 4 al 10 febbraio il reliquiario di S. Annibale sosterrà nella chiesa parrocchiale di S. Maria Greca a Corato (Ba). L’iniziativa è stata concordata da P. Angelo Sardone col parroco don Sergio Pellegrini, devoto di S. Annibale ed assistente spirituale dell’associazione “Piccoli Figli della Divina Volontà” della serva di Dio Luisa Piccarreta, una mistica coratina che dal 1910 al 1927 ebbe S. Annibale come consigliere spirituale e censore dei suoi scritti. E’ stato predisposto un corposo programma che coinvolgerà tutte le categorie parrocchiali.

SS.mo Nome di Gesù: novena e Grande Supplica

La devozione al Nome SS.mo di Gesù è tra le primarie nella Storia e Spiritualità Rogazionista, di una importanza tale che, secondo il pensiero del santo Fondatore non deve mai scemare. Si tratta della centralità della persona di Cristo nella vita dell’Opera e dei suoi componenti. Il Nome di Gesù, scriveva S. Annibale «non vuol dire le quattro lettere che lo compongono, ma vuol dire Gesù Cristo Incarnato che nasce, cresce, muore e risorge per la salute del mondo. Vuol dire G. C. nella sua divina persona, nella sua celeste dottrina, nelle opere mirabilissime del suo amore. Vuol dire G. C. che siede alla destra del Padre in cielo e in terra dimora sempre in seno alla sua Chiesa nel SS.mo Sacramento dell’altare nel quale si fa ostia continua di propiziazione e cibo sovrasostanziale e quotidiano di ogni anima. Questo è il Nome di Gesù. Pronunziare Gesù vuol dire richiamare al pensiero tutti i misteri del suo amore, della sua sapienza, della carità del suo dolcissimo amore». (Annibale Maria Di Francia, Scritti, 52, p. 161).
La devozione consiste prima di tutto nella Novena che ha un forte senso di riparazione: la sconfitta del maligno avviene attraverso la preghiera e l’adorazione eucaristica, primo atteggiamento dell’uomo nei confronti del Nome di Gesù: “ogni ginocchio si pieghi sulla terra, nei cieli e sottoterra ed ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore (Fil 2, 10-11). Pregando nel Nome di Gesù, «ci uniamo alle preghiere stesse di Nostro Signore quando pregava nel tempo della sua vita mortale con preghiere perfettissime che il suo Eterno genitore non poteva in alcun modo rigettare; e tutt’ora chiuso nei santi tabernacoli, riproduce tutte le sue divine preghiere all’Eterno Padre e a queste noi ci uniamo quando preghiamo nel nome di Gesù» (Di Francia, Scritti, 3, p. 80). Segue poi la Grande Supplica all’Eterno Divin Genitore nel Nome di Gesù, fondata sulle parole stesse di Cristo: «In verità, in verità vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, Egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete ed otterrete, perché la vostra gioia sia piena» (Gv 16, 23-24). La Supplica si presenta al Signore il 31 gennaio. 

Battesimo di Gesù al fiume Giordano

Battesimo di Gesù

Il Signore invita ad andare all’acqua, ad accorrere e cercarLo mentre si fa trovare, a prendere gratuitamente, ad abbandonare la vita empia ed i pensieri iniqui, per trovare misericordia. La Parola di Dio è efficace ed operativa quanto la pioggia del cielo e la neve. Spirito, acqua e sangue, concordemente offrono la superiore testimonianza di Dio riguardo al suo Figlio Gesù che ci rinnova mediante un lavacro di rigenerazione e di vita. Il Battesimo di Gesù al fiume Giordano, amministrato da Giovanni con l’acqua, evoca la nuova nostra nascita che avviene nello Spirito Santo e si completa nel sangue, cioè nel mistero della morte di Cristo. La teofania battesimale con i cieli squarciati e lo Spirito sotto forma di colomba, evidenzia l’investitura messianica: “Tu sei mio figlio, il mio amato!” Col Battesimo siamo diventati figli di Dio nel Figlio suo Gesù.
P. Angelo Sardone.

Per la Notte di Natale

Secondo le indicazioni di S. Annibale M. Di Francia che abbiamo accolto e messo in pratica nel corso della Novena, in questa Notte di Natale facciamo al Bambino Gesù una triplice offerta:

  1. Le preparazioni fatte nella novena, contenenti tutto ciò che nella grotta di Betlemme poteva confortare le pene di Gesù Bambino.
  2. I nostri cuori (facendo tanti cuori di carta quanti sono i componenti della nostra famiglia, e scrivendovi sopra affetti, ringraziamenti, propositi, richieste di grazie, preghiere), affinché il Bambinello li metta dentro il suo dolcissimo Cuore e li ferisca di amore per Lui. Li deponiamo poi nel presepe o in un cestino sotto l’albero. A conclusione delle feste natalizie li bruceremo davanti al Bambino Gesù: il fumo accompagnerà in cielo ogni nostro desiderio e preghiera.
  3. Una tovaglia nuova per la mensa del pranzo di Natale, implorando dal Bambino Gesù che renda il nostro cuore puro e candido come quella stoffa, limpido e pulito da ogni macchia, perché possa trovare nei nostri cuori il profumo delle sue virtù e la sua abitazione. Grazie per aver fatto insieme questo percorso e tanti auguri. Buon Natale. P. Angelo Sardone.

Oggi prepariamo: il NUTRIMENTO a MARIA e a GIUSEPPE.

Esso sarà il vero Pane degli Angeli di cui la manna nel deserto non era che una figura; sarà la Comunione Eucaristica o le opere buone che abbiamo fatto in questi nove giorni.

* Il nutrimento si prepara recitando nove Ave Maria e Gloria al Padre per i nove mesi di Gesù nel seno purissimo di sua Madre Maria.

* Santo protettore: Gli Angeli Custodi di Maria e Giuseppe

* Giaculatoria: Se amare Te è patire, io voglio patire per amarTi!

Novena di Natale. Ottavo giorno.

A Gesù Bambino oggi prepariamo il CANTO che deve essere armonioso come un cantico nuovo, ed imitare la voce della tortora, quello della colomba, e il canto degli Angeli che intonarono il Gloria sulla Grotta.

* Il canto si prepara facendo in chiesa una visita al SS.mo Sacramento.

* Santo protettore: S. Antonio di Padova.

* Giaculatoria: Senza il tuo amore, Gesù diletto, non voglio più vivere!