La semina del mattino
57. «Dio ha salvato i credenti con la stoltezza della predicazione» (1Cor 1,21).
Gesù conferì la sua missione evangelizzatrice agli Apostoli inviandoli a predicare e dando loro poteri particolari. Prima di ascendere al cielo, rinnovò in maniera definitiva questo invio assicurando la sua presenza sino alla fine del mondo. Gli Apostoli caratterizzarono il loro servizio attraverso la predicazione con la forza conferita dallo Spirito, ed uno dopo l’altro diedero pubblica testimonianza di fede matura nel Signore risorto, versando il loro sangue per Lui. Ai segni dei Giudei ed alla sapienza dei pagani, opposero la stoltezza della loro predicazione, potenza e sapienza di Dio. S. Agostino di Ippona (354-430), di cui oggi facciamo memoria, è uno dei santi più grandi, colti e dotti di tutti i tempi. Ad una vita sregolata, tra gli impegni sociali di rétore, quelli affettivi di amante e padre di un figlio, a seguito della conversione, narrata nelle sue Confessioni, con una acutissima intelligenza menò una vita totalmente rinnovata dalla grazia e proiettata nella predicazione e nel magistero episcopale di una superlativa qualità, che continua ad essere oggi per la Chiesa un insegnamento ed un pascolo dottrinale, teologico, e culturale eccezionale. Le sue numerose opere di carattere filosofico, teologico e pastorale lo hanno consegnato alla Storia come uno dei punti di riferimento per la profondità e l’attualità del pensiero, oltre che padre di tanti uomini e donne che a lui si ispirano nella sequela di Cristo. Non è mai tardi per amare Dio «bellezza tanto antica e tanto nuova». P. Angelo Sardone