«Quando lo Spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono» (Nm 11,25). Lo Spirito santo opera efficacemente in coloro sui quali scende e li rende mezzi di evangelizzazione. L’esperienza biblica lo dimostra con abbondanza. La sua effusione trasforma menti e cuori rendendoli strumenti di salvezza e di guarigione spirituale e materiale. Oggi si ricordano due testimoni della fede molto popolari, i santi Medici Cosma e Damiano. Secondo alcune tradizioni, fanno parte di un gruppo familiare di cinque fratelli e costituiscono da sempre un eccezionale riferimento spirituale per tanti cristiani. Erano “anargiri” cioè prestavano gratuitamente i loro servizi professionali senza farsi ricompensare di oro o di argento. La loro vita e le loro gesta sono riferiti succintamente dalla Tradizione che li vuole nativi nell’Arabia e martiri a Ciro nella Siria, ed attesta come sin dai primi secoli della Chiesa il loro culto fosse praticato e molto sentito. Lo conferma anche l’inserimento dei loro nomi nel Canone romano e l’omonima basilica eretta in Roma in loro onore. Vi è un forte legame tra la festa di questi Santi e il mistero di Cristo: essi mettono in evidenza la realizzazione concreta del disegno di salvezza, proclamando «le meraviglie di Cristo» anche attraverso la loro intercessione per la guarigione dell’anima e del corpo. Per la pietà popolare, i tantissimi fedeli che a loro si rivolgono con fede e la stessa Liturgia, il giorno della loro festa ha una grande importanza. Auguri a tutti coloro che portano i loro nomi, perché possano ricalcare nella vita i loro esempi e la loro eccellente testimonianza cristiana. P. Angelo Sardone