«Ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce» (Col 1,12). Dopo l’indirizzo di saluto ed il ringraziamento a Dio per il dono della fede, la carità verso gli altri cristiani a motivo della speranza che i Colossesi manifestano, Paolo innalza al Signore una preghiera. In essa è contenuta la richiesta di concessione di una profonda conoscenza della volontà di Dio con tutta quanta la sapienza e l’intelligenza spirituale, non come acquisizioni umane ma come suo dono. Tutto ciò permette al cristiano di comportarsi secondo la sua personale vocazione, camminando in maniera degna del Signore. Ma per essere forte e perseverante la comunità cristiana ha bisogno della presenza di Dio, alimentata dalla certezza che Egli viene sempre in aiuto, e dalla larghezza d’animo sostenuta dalla necessaria pazienza. Infine l’invito alla comunità a ringraziare il Signore che in Cristo ha operato la salvezza e la liberazione dal peccato. Egli ha aperto il passaggio alla sorte dei Santi, cioè al destino finale riservato inizialmente ad Israele sostenuto dalle promesse dell’Antico Testamento, ed ora esteso anche ai pagani convertiti, non solo in riferimento al luogo dove Dio abita ma anche alla vita presente. La luce indica il luogo glorioso nel quale Dio ha collocato i suoi Santi. La partecipazione a questa sorte è espressione della speranza. Paolo comunica così concetti teologici di alto spessore per comprendere i quali è indispensabile una preparazione adeguata ed un accompagnamento introduttorio alla lettura. La liturgia giornaliera propone l’ascolto e forma la mente ed il cuore ad un autentico cammino di vita cristiana. P. Angelo Sardone