La semina del mattino
92. «Io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato» (Es 23,20). Gli Angeli, sono puri spiriti che stanno davanti a Dio per servirlo, pronti ai suoi comandi: salgono e scendono davanti a Gesù. Il loro nome, messaggero, denota l’ufficio, non la natura. Sono guide e tutori costituiti da Dio e preposti a ciascuno come “custodi” perché camminino davanti ad ogni uomo e lo proteggano, lo illuminino, lo guidino verso il bene. Al nostro angelo custode dobbiamo rispetto e riverenza per la sua presenza, devozione per la sua benevolenza, fiducia per la sua custodia. Se ascoltiamo la sua voce senza ribellarci e gli restiamo vicini, godremo della protezione di Dio e non saremo mai soli! Guardando sempre il volto di Dio, essi gli offrono i profumi delle nostre opere buone e delle preghiere, ci assistono nella via della pace e ci salvano da ogni pericolo spirituale e materiale. A loro si deve inoltre rispetto e docilità: in loro è la gloria del volto di Dio. In ogni casa c’è un angelo nelle sembianze di mamma, di bimbo, di ammalato, di anziano. I nonni, in particolare, in un certo senso sono gli angeli della famiglia, custodi della storia e della tradizione, memoria vivente del passato, testimonianza ed icona di saggezza. Il Signore doni loro vita e salute perché possano essere guide illuminate per figli e nipoti. Anche l’amico vero è un angelo, se tu l’ascolti, l’accogli con fiducia e gli fai spazio nel cuore. P. Angelo Sardone