«Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra» (Gn 13,8).
Nella sua peregrinazione verso la terra a lui promessa da Dio, Abramo si era fatto carico del nipote, Lot, figlio di suo fratello Aran morto nella terra natale prima ancora di spostarsi verso Carran. A seguito del comando di Dio di lasciare questa terra per inoltrarsi nel cammino e raggiungere quella promessa, il patriarca aveva condotto con se anche il nipote che aveva la sua età, la sua personalità ed i suoi averi. I beni che accompagnavano il loro peregrinare erano fondamentalmente le greggi che costituivano il cespite di sopravvivenza per il latte la lana, la carne, uniti a tende ed altre ricchezze. Più che da loro, qualche controversia era suscitata dai mandriani. Per evitare discordie familiari Abramo, alle soglie della nuova terra, propone al nipote di separarsi invitandolo a scegliere il territorio che desidera e che si profilava davanti ai loro occhi abbastanza ampio. Lot scelse la valle del Giordano, molto ricco di acque. Abramo si stabilì invece alle Querce di Mamre. Una discordia familiare viene immediatamente attutita e risolta con la scelta libera proposta dal più grande, per non andare incontro a divergenze e difficoltà derivanti facilmente dal possesso dei beni e dalla loro amministrazione. La saggezza di Abramo e la scelta di quanto rimaneva, a seguito della scelta del nipote, viene compensata abbondantemente da Dio che gli mostra la vastità del territorio e gli dona la sicurezza di una discendenza grande come la polvere della terra. L’affidamento a Dio ed una intelligente generosità, premia sempre, anche nei contesti odierni, quando sia in famiglia che oltre, si devono fare scelte che apparentemente potrebbero sembrare anche sfavorevoli. P. Angelo Sardone