«A ciascuno di noi, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo» (Ef 4,7). La vita cristiana è corredata da un dono grandissimo che perpetua ed attua la vita di Dio nella creatura. Si chiama grazia. È l’elemento più importante col quale si cresce e si realizza la propria vocazione nella obbedienza alla volontà di Dio. Tanti sono i ministeri attraverso i quali si compie il percorso della vita e si tende a Dio, raggiungendo la pienezza di Cristo. Oggi la chiesa ricorda S. Giovanni Paolo II, certamente uno dei papi più grandi della storia. Egli ha segnato con la sua identità e la sua feconda azione apostolica un tratto significativo del percorso della Chiesa nella società che si è preparata ed ha varcato il Terzo Millennio. I suoi tanti anni di ministero petrino sono corredati da elementi stupefacenti e di record assoluti: decine e decine di viaggi apostolici, molte encicliche, anni santi ordinari e straordinari, numerosissime beatificazioni e canonizzazioni, coraggiosi e vigorosi interventi nella salvaguardia del bene comune e della moralità, incidenza provvidenziale nella storia politica e sociale delle nazioni. Ma soprattutto, autentica santità di vita che ha parlato e continua a farlo al di là dei suoi indubbi meriti. È stato il papa del mio sacerdozio che ha guidato i passi della mia formazione teologica e pastorale ed ha lasciato una impronta indelebile nella vita di tante persone, soprattutto giovani. L’intuizione delle Giornate Mondiali della Gioventù ha segnato una vasta epoca di adesione alla fede e di cammino in tutte le parti del mondo di tanti giovani affascinati dalla sua personalità e dalla sua santità. I suoi insegnamenti che applicano il Vaticano II continuano ad essere luogo di formazione ed esempio di completezza conoscitiva del mistero di Dio e di una autentica devozione a Maria. P. Angelo Sardone