L’arca del Signore viene solennemente intronizzata a Gerusalemme nella tenda e per essa sono offerti olocausti e sacrifici. La benedizione nel nome del Signore conclude il grande momento liturgico preparato e voluto da Davide. Il segno richiama la vera arca della nuova alleanza, Maria, la donna vestita di sole, col capo coronato di dodici stelle ed il grembo pronto al parto: ha avuto la vittoria sul peccato e sull’enorme drago rosso per via di una singolare grazia e del Figlio da lei generato ed è stata assunta in cielo in corpo ed anima. Benedetta fra tutte le donne, Maria condensa nel Magnificat la lode perenne che si deve al Creatore per la sua potenza ed il soccorso offerto all’umanità ed esplicitato nell’umiltà di lei sua serva. La beatitudine proclamata su di lei da tutte le generazioni, mediante le parole di Gesù rimbalza su chiunque ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica. La vittoria operata da Cristo con la sua risurrezione pone fino al dominio della morte e nel mistero dell’assunzione di Maria prospetta la finalizzazione ultima nella beatitudine eterna del cielo. P. Angelo Sardone