La profezia di Michea dice che a Betlemme di Èfrata, un villaggio della terra di Giuda, nascerà il Messia, il dominatore in Israele, attraverso “la donna che deve partorire”. Elementi propri del suo dominio saranno la forza del Signore, la maestà del suo nome e la pace che con Lui si identificherà. Nel tempo stabilito da Dio, Maria di Nazaret, levatasi dallo straordinario evento dell’Incarnazione del Verbo, in fretta si dirige ad Ain Karin, nella Giudea da sua cugina Elisabetta gravida al sesto mese. L’incontro tra le due donne è sincrono con quello del bambino che entrambe portano in grembo. Lo Spirito Santo investe l’anziana cugina che pronunzia parole profetiche di eccezionale portata teologica. Maria è definita “benedetta e beata”. Il salmo 39 di Davide evoca la venuta di Cristo nel corpo preparato da Dio, come risposta e disponibilità a compiere la sua volontà in un nuovo e più perfetto sacrificio santificatore. P. Angelo Sardone