Le fonti del Pentateuco
«Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione» (Gen 17,9). L’introduzione allo studio ed alla conoscenza della Sacra Scrittura evidenzia già al primo approccio le quattro fonti del Pentateuco, le cosiddette tradizioni: jahvista, eloista, deuteronomista e sacerdotale. Esse costituiscono l’ossatura portante dei testi sacri: si alternano, si integrano e specificano una maggiore loro comprensione. Un esempio tipico è costituito oggi dalla narrazione di una seconda alleanza di Dio con Abramo. Il privilegio di questo grande patriarca di essere stato chiamato direttamente da Dio per la missione di capostipite del suo popolo, si consolida con gli impegni che Dio stesso gli chiede volta per volta. A seguito dell’alleanza con lui stabilita e già citata dalla tradizione cosiddetta jahvista, quando Abramo ha la bellezza di 99 anni, il Signore rinnova il suo patto con lui chiedendo questa volta un segno tangibile nella carne, la circoncisione. Il nuovo racconto è parte integrante della tradizione sacerdotale. Sono sigillate le stesse promesse già fatte da Dio ma questa volta sono imposti all’uomo obblighi di carattere morale. L’elemento scelto da Dio è la circoncisione, una pratica comune a molti popoli, una sorta di iniziazione al matrimonio ed alla vita di gruppo familiare, ma che diventerà caratteristica propria del popolo d’Israele ed indicherà l’appartenenza al popolo scelto da Dio, con gli obblighi da esso derivanti. Il Signore impone le sue condizioni e chiede al Patriarca di osservarle non solo lui ma anche tutta la sua discendenza, per sempre. La fedeltà a questo impegno caratterizza tuttora la vita e la fede degli Ebrei osservanti. P. Angelo Sardone