Domenica delle Palme
«Seguiamo il Signore facendo memoria del suo ingresso salvifico, partecipi del mistero della croce per aver parte alla risurrezione» (Monizione liturgica). Con la benedizione delle palme e la processione che fa memoria del solenne e trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, comincia la Settimana Santa. In essa la Chiesa celebra i misteri della salvezza che sono portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso come Messia. La Domenica delle Palme o «della Passione del Signore» unisce il trionfo di Cristo e l’annuncio della prossima Passione. In un clima di grande festa si ricorda l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, luogo della sua passione. Il segno delle palme o dei rami di ulivo benedetti e le acclamazioni gioiose come i bambini ebrei, colora di luce la festa che prepara il triduo pasquale e la commemorazione della Pasqua. Il corredo liturgico della Parola è di grande e profonda evocazione del mistero del servo di Jahwé assistito dal Signore, che, senza opporre resistenza, si presenta mansueto ai flagellatori che lo insultano, gli strappano la barba e lo coprono di sputi. Umiliato ed esaltato, ricuce i rapporti dell’uomo con Dio. Nel drammatico racconto della sua passione viene delineata la storia di un amore che si ricompone attraverso il sacrificio dell’uomo Dio. Oggi è importante partecipare al rito liturgico ed alla processione onde ricevere il ramoscello di ulivo che non deve essere considerato un amuleto o solo il segno della pace e degli auguri, ma testimoniare la propria fede in Cristo, il re-messia che sta per compiere la vittoria pasquale sul male e sulla morte. P. Angelo Sardone