Sintesi liturgica XXI domenica del tempo ordinario
La vera grandezza dell’uomo è proporzionata alla sua umiltà che, al contrario della superbia, gli dà la garanzia di trovare grazia agli occhi di Dio e di ricevere i suoi segreti. I primi posti scelti arbitrariamente, possono rivelarsi inappropriati quando giunge qualcuno superiore di rango o di onore che viene introdotto da chi ha organizzato il banchetto di nozze. La vergogna davanti a tutti è allora il risultato assicurato. La ricompensa maggiore per chi dà il banchetto è costituita dalla generosità con la quale invita gli inferiori ed impotenti della società: poveri, storpi, zoppi e ciechi che non hanno da offrire il contraccambio. Chi entra nell’orbita del mistero di Dio si avvicina come al monte Sion, alla dimora di Dio tra gli uomini, agli Angeli ed ai Santi, al Padre ed a Gesù mediatore della nuova ed eterna alleanza. P. Angelo Sardone