La grande statua e la pietra misteriosa
«Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione» (Dan 2,45). Dio concede al suo servo Daniele la capacità di interpretare i sogni. Alla corte di Nabucodonosor i maghi e gli esperti divinatori non sono in grado di dare una risposta precisa al re che ha fatto un sogno che lo ha turbato e di cui chiede una spiegazione. Non si tratta semplicemente di un rigurgito inconscio di pensieri che affollano la sua mente notte e giorno, ma di una indicazione che Dio da per la storia e l’evoluzione del regno stesso. La possente statua sognata dal re altro non è che la rappresentazione plastica del regno di Nabucodonosor e delle sue prossime vicende. La successione dei grandi imperi storici viene presentata col segno di una enorme statua composta dalla testa ai piedi di metalli decrescenti, dall’oro della testa fino al ferro dei piedi, dall’età più splendente e florida a quella del declino inesorabile. Una pietra misteriosa staccatasi dalla montagna colpisce i piedi della statua, miscuglio di ferro ed argilla e ciò provoca inevitabilmente la caduta di essa e la riduzione in polvere di tutti i composti metallici, dal più grezzo al più nobile. Il potente regno dei Caldei decrescerà fino a perdere la consistenza. Un regno nuovo prenderà il suo posto, misterioso come la pietra che si è staccata. Sarà il Regno del Messia, di Gesù che si autodefinirà “pietra d’angolo” rigettata dai costruttori e pietra di fondazione del nuovo edificio che è la Chiesa. La storia del popolo d’Israele confluisce e si realizza nella nuova era storica avviata da Cristo dinanzi al quale anche le più possenti costruzioni ed operazioni si riducono in polvere portata via dal vento senza lasciare traccia. P. Angelo Sardone