San Francesco d’Assisi
«Francesco, uomo di Dio, lasciò la sua casa e la sua eredità, si fece piccolo e povero; il Signore lo prese al suo servizio» (Antifona S. Messa). La Chiesa celebra oggi la festa di uno dei Santi più grandi e conosciuti al mondo, S. Francesco d’Assisi (1182-1226). Il Gioberti lo definì «il più amabile, il più poetico e il più italiano de’ nostri santi!». È capostipite di una grande famiglia di uominie donne che alla sua sequela hanno realizzato pienamente il Vangelo dietro Madonna Povertà, risplendendo di santità ed opere buone. Tuttora nel mondo intero uno stuolo innumerevole di religiosi, religiose e laici si ispirano a Lui, alla sua grande testimonianza cristiana ed ai suoi insegnamenti. Lasciata la vita godereccia della borghesia di Assisi, trasformato dalla grazia di Dio, abbandonò lo sfarzo e la ricchezza per abbracciare la povertà evangelica e farsi operatore per la ricostruzione materiale e morale della Chiesa. Nella sua umiltà non si sentì degno del sacerdozio e rimase diacono. La missione evangelizzatrice dentro e fuori Italia, il presepio ed il lupo di Greccio, il bacio al lebbroso, il Cantico delle creature, le stimmate ricevute dal Crocifisso, gli scritti, costituiscono un patrimonio dell’umanità di tutti i tempi e fanno di lui il Santo di tutti. La croce di Cristo, la semplicità di un bambino, la mitezza e l’umiltà di cuore lo hanno reso un punto di riferimento spirituale per il mondo intero. Il 1939 Pio XII lo dichiarò patrono d’Italia. Auguri a tutti coloro che portano il suo nome e che si ispirano a Lui nell’itinerario di santificazione. P. Angelo Sardone