Festa di S. Antonio di Padova
«Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!» (Mc 7,37).
S. Antonio di Padova è il Santo di tutto il mondo, il taumaturgo per eccellenza che dispensa con generosità prodigi e grazie a tutti coloro che gli si rivolgono. Padova è la sua patria di adozione: in essa dimorò, illustrò la verità della fede col un intenso e fecondo apostolato della parola e dei prodigi; lì riposa con le sue preziose reliquie. La sua vita esprime salda fede e profonda umanità. Divenuto sacerdote tra i Canonici Regolari di S. Agostino passò ai Frati Minori col desiderio del martirio. Per le strade d’Italia e della Francia, valente predicatore, proclamò il messaggio evangelico con la ricchezza della parola e tanti prodigi. Il Libro dei Miracoli e le biografie accreditate testimoniano la loro ricchezza e varietà. I Sermoni evidenziano la straordinaria valenza della sua preparazione e competenza teologica. È un fenomeno singolare come anche tra i non cristiani la sua fama è rinomata e tutti ricorrono a Lui. L’Opera Rogazionista si definisce “antoniana” perchè dal 1887 ha trovato in S. Antonio il “Celeste provveditore” che assicura il pane, la protezione e l’assistenza ai piccoli, agli orfani ed ai poveri. I figli e le figlie di S. Annibale M. Di Francia sviluppano questa provvidenziale risorsa con la propaganda della devozione antoniana, la conoscenza della vita, delle opere e dei miracoli del Santo padovano e l’emulazione delle sue virtù. La festa della lingua, la pratica dei tredici martedì, la divulgazione del Breve, la novena in preparazione alla festa, la solenne celebrazione del 13 giugno, la devozione del Pane dei poveri e la stampa popolare antoniana, sono gli elementi devozionali e celebrativi consolidati dalla storia nei confronti del santo Taumaturgo. S. Annibale lo proclamò «Benefattore insigne dell’istituto della Rogazione Evangelica ed annessi orfanotrofi e poveri del Cuore di Gesù». Auguri a tutti coloro, uomini e donne, che portano il suo nome. P. Angelo Sardone