Giorno: 9 Maggio 2021
La mamma, il dono più bello della vita
«Io sono la madre del bell’amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza» (Sir 24,18). «Mamma» è una delle prime parole dall’infante, un susseguirsi spontaneo di consonanti labiali facili da pronunziare. È il termine più bello che scaturisce dal cuore e che rimane sempre sulla bocca. Non è sufficiente una festa per celebrarne le lodi, la grandezza, la riconoscenza. La Sacra Scrittura soprattutto nei testi sapienziali sottolinea la preziosità della sua entità, la ricchezza del suo ruolo, la sacralità del suo essere. «La carne di ogni essere umano è modellata nel suo grembo» (Sap 7,1); il suo insegnamento non va disprezzato (Pro 1,8), soprattutto quando diventa vecchia (Pro 23,22), né vanno dimenticate le sue doglie (Sir 7,27). La mamma è una vite piantata vicino alle acque, rigogliosa e frondosa per l’abbondanza dell’acqua (Ez 19,10). La poesia biblica esprime in grado alto quanto di più bello e di più grande si possa scrivere o dire di una persona umana: da Eva, la madre di tutti i viventi, resa tale da Dio creatore, fino a Maria di Nazaret la madre dell’umanità redenta, resa tale dal Figlio sulla croce. La realtà giornaliera dell’esistenza umana evidenzia la presenza e l’opera della mamma all’origine della vita, nella sua realizzazione, nel suo compimento. Grande dono è la maternità: quella fisica, altissima ed arcaica vocazione della donna; quella spirituale, dono speciale per alcune donne chiamate a fare del proprio corpo e della propria vita un grembo di amore per Cristo e per i fratelli. In entrambi i casi, guardando a Maria, si tratta di uno straordinario compendio di grazia e di gloria che manifesta la sua condivisione ed il coinvolgimento nell’opera della creazione del genere umano. Grazie mamma ed auguri a te che sei in cielo e a te che sei sulla terra; a te che partorisci nella carne e a te che generi nella fede; a te che, anche se per un arcano mistero sei privata del dono della maternità, diventi madre con un gesto di generosità. Il Signore ti ricompensi: faccia splendere la tua luce sul mondo offuscato dall’egoismo e dalla violenza; renda il tuo cuore fonte di amore e di bontà, la tua mente perla d’intelligenza, il tuo corpo grembo fecondo, la tua fede testimonianza di santità. P. Angelo Sardone