Un amore forte e non evanescente
254. «Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce» (Os 6,4). La constatazione della grandezza dell’amore di Dio inebria la vita dell’uomo e la esalta per la sua profondità, l’estensione e la durata. Non sempre a questa intensità e generosità di amore corrisponde quello dell’uomo, soprattutto quando, fiaccato dalla colpa e dal peccato, non sa riconoscerne la ricchezza e la necessità. L’identità di Dio è precisa: Dio è amore. I suoi connotati ed attributi noti e sparsi nell’intera Bibbia, sono un incalzare di grandiose verità che nobilitano l’uomo e lo innalzano nella contemplazione e al gusto delle cose di Dio. Il dolce rimprovero che talora Dio riserva all’uomo per la risposta limitata del suo amore, vuole essere un incentivo a comprenderne in profondità il significato e ad applicarsi per realizzarlo fino in fondo, ogni giorno, dal mattino alla sera. L’immagine adoperata dal profeta Osea, la nube del mattino che scompare e la rugiada dell’alba che svanisce, stigmatizza la realtà passeggera ed evanescente dell’amore dell’uomo tante volte utilitaristico, egoistico, emozionale, legato all’opportunità, non sempre consistente. Le vicissitudini della vita tra tribolazioni, preoccupazioni, malattie, stanchezza, sofferenze, rendono l’amore umano spesso opaco ed incapace di esprimere una consistenza duratura. Il Crocifisso è la risposta più autentica, duratura e solida dell’amore di Cristo, un amore senza limiti, più lucente e più caldo del sole. P. Angelo Sardone