Andiamo altrove! Andate altrove!
La semina del mattino
195. «Tutti ti cercano! Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!» (Mc 1, 37-38). Lo straordinario potere esercitato da Cristo con la sua predicazione e gli interventi miracolosi, lo impongono alla curiosità ed alla ricerca del popolo che lo segue, lo acclama e lo ascolta. Non è lo scriba di turno o il maestro improvvisato. La sua parola è viva e penetrante; il suo modo di fare è dolce e convincente; la sua autorità è divina; la sua opera è efficace sui demoni e terapeutica per le varie malattie. La sua notorietà è grande. Ma egli è schivo da tutto questo, ritenendo che il suo compito è universale, non è riservato solo ad un luogo o a poche persone. Vede le acclamazioni entusiastiche già proiettate nel pretorio di Pilato dove si tradurranno nel vile “crocifiggilo!”. I villaggi vicini attendono la sua predicazione; gli afflitti il suo conforto, gli sfiduciati la sua consolazione, i malati la guarigione. Il suo ministero deve risolversi in più ampio spazio predicativo. Tutti lo cercano ed hanno bisogno di Lui. Attraverso la buona novella, Egli cerca le anime, si dirige al cuore, sazia la fame e sete di Dio, guarisce le ferite interiori. L’evangelizzazione continua oggi attraverso i sacerdoti, ministri forti e miti della Parola che salva. A volte da parte di alcuni fedeli c’è un’eccessiva e spropositata concentrazione di attenzione e di ascolto sul predicatore di turno, elegante o stravagante, amante delle telecamere, dei titoli di pubblicazioni o dei like. Non tutti i ministri del Signore hanno l’umiltà, la forza e la maturità per dire come Gesù: andiamo altrove, c’è tanto altro da fare! P. Angelo Sardone