Degni della vocazione ricevuta
La semina del mattino
113. «Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto» (Ef 4,1). Il retto comportamento è segno di buona educazione. La chiamata o vocazione è segno di amore e di predilezione. Per avanzare nel cammino della vita e nella vocazione comune derivante dal Battesimo, occorre conservare l’unità dello spirito con il vincolo della pace. I termini sono chiari ed espressivi: un solo corpo ed un solo spirito, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Tutto questo si realizza in dimensione ecclesiale, perchè la chiamata non è solo personale ma anche comunitaria. L’unità dello Spirito e del corpo evoca una concatenazione dell’essere umano e cristiano nel vincolo della pace, nella Chiesa. Tutto deve avvenire in concordia, con lo stesso cuore, in un impegno comune di imitare Gesù. Il vincolo, cioè la catena della pace, unisce gli uni con gli altri e soprattutto con Dio. Pur essendo un legame, lascia liberi e da un coraggio più grande (S. Giovanni Crisostomo). La particolare e personale chiamata ricevuta inserisce ancora di più nel tessuto comunitario della vita della Chiesa ed esige che sia realizzata in maniera e forma degna di essa, proporzionata al grado di responsabilità personale e missione della stessa. La vocazione si fonda su una serie di virtù che la reggono: l’umiltà, che permette di riconoscere Dio come Creatore e se stesso come creatura, la dolcezza che rimanda direttamente a Gesù (Mt 11, 29), la magnanimità, la grandezza d’animo che fa respirare la libertà dello Spirito di Dio ed imprime qualità indelebili alle proprie azioni. E’ un avvincente e santificante programma di vita! P. Angelo Sardone