27 domenica del Tempo Ordinario
27ª domenica T.O. Il canto di amore per la vigna è la manifestazione simbolica del grande affetto di Dio nei confronti del suo popolo Israele. La vigna che ha viti pregiate, è stata dissodata e dotata di tutti i servizi per produrre uva buona, ha prodotto però acini acerbi. La delusione è grande e Dio la trasforma in pascolo e la rende deserto. La parabola evangelica riprende il tema profetico, specificando come lo spargimento di sangue è dovuto ai contadini che non concedono il frutto della vite, anzi, bastonano ed uccidono i servi inviati dal padrone, compreso il figlio, l’erede, a ritirare il raccolto. La piantagione preferita da Dio sarà data ad altri che produrranno i frutti a suo tempo. Ciò si realizzerà col mistero della passione e morte di Gesù e con la nascita della Chiesa. La pace di Dio supera ogni intelligenza, custodisce cuori e menti in Cristo Gesù, perché tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, sia oggetto dei pensieri e la preghiera sia offerta a Dio in ogni circostanza. P. Angelo Sardone