L’azione e la contemplazione
La semina del mattino
27. «Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno» (Lc 10,42).
Nella vita tutto è importante ma non tutto è necessario: ci sono cose di cui si ha assolutamente bisogno ed altre delle quali si può fare anche a meno. Alcune sono indispensabili: la salute, il lavoro, la fede, il cibo; altre possono essere superflue, non strettamente necessarie, talora anche nocive. La qualità della vita è data dall’aria che respiriamo, dal cibo che mangiamo, dalle relazioni che intessiamo, dalla gioia che assaporiamo, dai dolori e dalle inevitabili sofferenze che rassodano l’esistenza e le conferiscono maturità e pienezza. Per chi ha fede la necessità assoluta è Dio, la sua Parola, la sua azione provvidente: da Lui viene la felicità piena ed il senso autentico delle persone, cose, avvenimenti. La storia delle due ospitali donne di Betania sorelle di Lazzaro, è emblematica: l’accoglienza del Maestro in casa è quanto di più sacro gli si possa riservare in nome dell’amicizia e della fraternità. Mentre Maria è contemplativa ed estatica, Marta è attiva e laboriosa. Il suo delicato lamento ad indirizzo di Gesù che sta parlando e ancor di più nei confronti della sorella tutta presa dall’ascolto, le merita un dolce rimprovero del Maestro che loda l’atteggiamento di Maria come valore superiore a qualsiasi altra cosa, la parte migliore che non viene tolta. Lui che è nutrito da Marta, vuole nutrirla con la sua Parola. L’azione è importante, ma ancor più di valore è la contemplazione. P. Angelo Sardone