Fine dell’anno del Signore 2019
«Te Deum laudamus, Te Dominum confitemur! Noi ti lodiamo o Dio, ti proclamiamo Signore!». Questo antichissimo inno liturgico che oggi la Chiesa canta in forma solenne, è l’espressione riconoscente che si innalza a Dio come preghiera di lode e gratitudine ed accompagna la conclusione dell’anno: “Tutto viene da Te, Signore, tutto esiste grazie a Te, tutto tende verso di Te”. Il tempo, santificato da Gesù nel mistero dell’Incarnazione e della Redenzione, manifesta ed attualizza l’amore eterno di Dio verso le creature: Lui, infinito, irrompe nel finito, grande, si nasconde nel piccolo, increato, si annienta nella creatura, soprannaturale si manifesta nella realtà del tempo e dello spazio. «Il tempo in rapporto all’uomo è il più grande di tutti i tesori. Tanto vale il tempo quanto vale il bene, quanto vale la felicità!» (S. Annibale M. Di Francia). Dinanzi a tanta grandezza e generosità di amore e di misericordia senza limiti, ogni singolo giorno ed oggi, particolarmente, s’eleva dal cuore la preghiera di gratitudine immensa per i doni ricevuti: la vita, la fede, la salute, l’amore, la vocazione, l’amicizia, la sofferenza, la morte! Oggi l’anno che si conclude, viene consegnato alla misericordia di Dio e cede il passo al nuovo, dono gratuito della Provvidenza del Padre. La Santissima Trinità guida il nostro cammino verso la patria celeste e la vita senza fine, dove l’unico tempo è l’eternità. P. Angelo Sardone