1° giugno, memoria liturgica di S. Annibale Maria Di Francia. La Chiesa venera in Lui il santo “insigne apostolo della preghiera per le vocazioni”, vero padre degli orfani e dei poveri e lo propone quale modello della nuova via di santità tracciata attraverso il Rogate. Il suo essere padre e pastore evoca il tratto profetico di Ezechiele nella cura ed attenzione ai bisogni dell’uomo, soprattutto i piccoli e i poveri, nella ricerca della pecora perduta, nel ricondurre all’ovile quella smarrita, nel fasciare la pecora ferita e curare la malata. L’annunzio del Vangelo del Rogate, quale incarico affidatogli da Dio, fu l’anelito costante della sua esistenza, facendolo “tutto a tutti per salvare ad ogni costo qualcuno”. Il grido accorato di Cristo denso di compassione per l’abbondanza della messe e la scarsezza numerica degli operai, è divenuto il grido stesso della Chiesa e si esprime nella richiesta fiduciosa al Padrone della Messe, degli operai del Vangelo. Nell’adempimento di questo mandato è impegnata prima di tutto la famiglia dei Rogazionisti, delle Figlie del Divino Zelo e dei Laici rogazionisti. S. Annibale interceda per noi in ogni nostra necessità. P. Angelo Sardone